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Cose di casa nostra

La fontana dello Zodiaco mancava di pezzi, era spenta da anni ed invasa da erbacce e rovi, i mosaici che rappresentano i segni zodiacali presentavano diversi buchi, le bottiglie di vetro e rifiuti erano ovunque e i parapetti si stavano sbriciolando. Avvicinarcisi era pericoloso infatti era interdetta al pubblico. Un vero e proprio scenario apocalittico!

Finalmente è stata ufficialmente riaperta dalla sindaca, Virginia Raggi, il 21 aprile scorso in coincidenza del 2774° Natale di Roma.

Guarda il video qui in alto!

Nel 1955 si decise di dotare la via Cristoforo Colombo di uno sbocco monumentale sul mare: all’incrocio con la strada litoranea venne pertanto creata una piazza a ferro di cavallo del diametro di 110 metri, con un’aiuola centrale in funzione di spartitraffico.

La Rotonda con la Fontana dello Zodiaco costituisce il fondale scenografico di viale Cristoforo Colombo al suo arrivo al Lido di Ostia. La nuova strada, inserita nel piano regolatore del 1931 e realizzata tra il 1938 e il 1954 fu un elemento fondamentale nell’espansione di Roma verso il mare. La parte terminale prevedeva una grande terrazza sul mare costituita da un enorme piazzale con rotonda centrale, abbellita da una fontana artistica, che si pensò all’inizio di individuare tra quelle dismesse depositate nei magazzini comunali. Il progetto però non andò in porto per le diverse posizioni degli uffici dell’Amministrazione coinvolti. I lavori di costruzione della terrazza, sopraelevata su una gradonata – definita al tempo “l’opera pubblica più notevole del nuovo centro balneare di levante” – furono eseguiti tra il 1953 e il 1955. La pavimentazione in pezzame di travertino fu decorata con liste in pietra nera di Bagnoregio utilizzata anche nei pannelli con le figure dei dodici segni zodiacali disposti attorno alla raffigurazione di una rosa dei venti, di cui sono ancora visibili otto vertici. Lo stile della decorazione è riferito ai mosaici in bianco e nero di età imperiale presenti negli scavi di Ostia Antica, già ripresi nei graffiti del Palazzo del Governatorato (1924- 28; oggi sede del Municipio X). Solo nel 1957 fu realizzata la fontana centrale, con funzione di serbatoio di riserva per l’impianto antincendio delle vicine aree verdi del Parco di Castel Fusano. La fattura modesta delle vasche fu riscattata dalla presenza di giochi d’acqua, con il getto centrale che poteva raggiungere i 25 metri d’altezza, accompagnati da musiche e luci, ideati dall’ingegnere comunale Mario Ferrero. Il progetto permetteva di aumentare e diminuire il getto d’acqua, creare effetti luminosi spettacolari con cinque variazioni di colore e accompagnamento sonoro. Un sistema complesso da gestire che scomparve negli anni Sessanta con il suo ideatore. Un nuovo impianto di illuminazione fu realizzato, ridimensionato, nel 1968.

La quota della terrazza supera di un metro quella del lungomare ed è molto più alta (circa 4 metri) rispetto al livello dell’arenile sottostante; anche grazie all’andamento a semicerchio della porzione centrale della piattaforma ciò consente di godere di un ampio panorama, che nelle giornate più limpide offre una bella veduta a 180 gradi dell’intera fascia costiera compresa tra Anzio e Fiumicino.

Dopo alcuni interventi conservativi realizzati dal Municipio e dalla Sovrintendenza Capitolina tra il 1993 e il 2005, la fontana cessò di funzionare circa 10 anni fa. Successivamente, come già detto, l’intera area, molto degradata, è stata interdetta per motivi di sicurezza. Oggi è finalmente tornata a nuova vita!

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Marina

 

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