I tesori dell’Istria
Spesso mi capita di ricevere richieste per vacanze al mare che riservino anche la possibilità di fare escursioni e non solo vita da spiaggia. In questo periodo di pandemia le opzioni sembrerebbero essere limitate, ma in realtà sia l’Italia che gli altri Paesi dell’Unione Europea offrono moltissime soluzioni e c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Pensando quindi ad una destinazione da suggerire stavolta faccio un viaggio nel cuore e ti parlo dell’Istria.
Il luogo del cuore
Fin da bambina ho sentito nominare l’Istria nei discorsi di mia nonna e dei miei zii e mi sembrava che fosse quasi un luogo di fantasia, una specie di Isola che non c’è, un posto che esisteva solo nelle loro menti e che doveva essere fantastico.
Mia nonna infatti apparteneva a quel numeroso gruppo di italiani profughi che alla fine della Seconda Guerra mondiale dovettero abbandonare le loro case e ricominciare una nuova vita altrove, lasciandosi dietro non solo le loro case ma anche i loro cari.
Conoscevo bene il significato della parola “foiba”, anche se a quell’epoca gran parte degli italiani non sapevano cosa fosse… Però, nei racconti dei miei familiari, l’Istria era un luogo magico, dove c’era sempre il sole e, all’uscita da scuola, si andava a fare il bagno al mare coi compagni, nuotando in un’acqua cristallina…
Puoi quindi immaginare quanto alte fossero le mie aspettative quando mi sono recata per la prima volta in Istria… e devo dire che non sono rimasta delusa!
Una terra, tre nazioni, mille spiagge
L’Istria è una piccola penisola nella parte più settentrionale dell’Adriatico, divisa tra ben tre nazioni: una piccolissima parte, proprio all’inizio, è italiana, un’altra limitata porzione a nord fa parte della Slovenia, mentre la maggior parte del territorio ricade nella Croazia (qui trovi altre info).
Meglio la parte italiana, quella slovena o quella croata? Nessuna di queste, o meglio: tutte e tre!
Procedendo da Nord verso Sud troviamo la zona italiana, occupata dalla città di Trieste, che, oltre a mostrare uno scenario architettonico splendido, offre la possibilità di prendere il sole e nuotare in acque cristalline anche in centro città, in uno dei numerosi stabilimenti galleggianti fondati sin dal 1820. Tra questi merita certamente una menzione il Bagno alla Diga, nato nell’ultimo quarto del XIX secolo a ridosso della diga foranea costruita per proteggere l’imboccatura del porto dalle mareggiate e raggiungibile con un servizio di trasporto continuo dal molo Audace. Con i suoi 240 m di balneazione e la capienza di 500 persone, lo stabilimento ricorda una nave da crociera ed è organizzato di conseguenza: nell’area di fronte al golfo si trovano i lettini e l’accesso al mare con una piccola spiaggia sabbiosa; sulla prua si trova il lounge bar, mentre al centro c’è un ristorante e una zona benessere con idromassaggio, area fitness e massaggi.
Una vera e propria perla doveva essere il Bagno Maria, costruito su una piattaforma varata nel 1858, sulla quale erano sistemate le cabine di legno e il terrazzo con una sala e un caffè, tutto rigorosamente diviso in due zone riservate rispettivamente agli uomini e alle donne.
La divisione tra le zone dedicate ai due sessi era cosa normale nei bagni di fine Ottocento e oggi non esiste più, tranne che nel bagno dei triestini DOC: El pedocin. Qui ancora oggi la spiaggia è divisa in due parti da un muro in cemento, che le autorità locali hanno proposto di abbattere a più riprese trovando l’opposizione netta dei loro concittadini.
Se preferisci stare fuori dalla città invece uno dei luoghi più belli è la zona della pineta di Barcola, dove si può prendere il sole sulla piccolissima spiaggia di sabbia e ciottoli oppure su una piattaforma di cemento e rilassarsi all’ombra degli alberi.
Il breve tratto di costa slovena è dominato dalle cittadine di Capodistria e Portorose, nota non solo per il suo bellissimo mare, ma anche per l’eccellenza dei servizi, a partire dagli hotel di lusso e dai ristoranti stellati in cui poter ricevere trattamenti da re. Per chi, come noi, ama la natura, uno dei luoghi da visitare assolutamente sono le saline di Sicciole, le più settentrionali dell’Adriatico e del Mediterraneo. Nel 2001 questa zona, nella quale nidificano numerosissime specie di uccelli, è divenuta parco naturale ed è estremamente importante come zona nella quale si fondono tre ecosistemi: quello marino, quello di acqua dolce e quello terrestre. Dopo la visita potrai rilassarti con un trattamento a base di sale o di fanghi marini e potrai portarti a casa come souvenir un sacchetto di sale di Pirano, uno dei prodotti tipici alimentari europei.
La maggior parte dell’Istria però è in territorio croato e devo dire che è difficile scegliere un luogo in particolare. Certamente tra le tappe obbligate ci sono Rovigno e Pola, i due centri maggiori. Rovigno, situata lungo la costa occidentale della penisola, il cui nome secondo alcuni è legato al colore rossastro delle rocce carsiche tipiche di questa zona, ricche di bauxite. L’origine antichissima della città e il suo strettissimo legame con Venezia sono evidenti nell’aspetto dei vicoli e degli edifici del centro storico, tra i quali non bisogna assolutamente perdere il Palazzo comunale, il battistero della Santissima Trinità e la Torre dell’orologio, simbolo di Rovigno; inoltre appena fuori dalla città si trova la chiesa di San Tommaso, databile tra VIII e IX secolo e considerata uno dei migliori esempi di stile carolingio istriano.
Antichissimo è anche l’insediamento di Pola, che risale addirittura all’età del Bronzo. Qui possiamo ammirare lo splendido Duomo, risalente al VI secolo e ricostruito nel XVI secolo in seguito alla distruzione da parte dei genovesi, e i monumenti dell’antico foro romano, con il Capitolium, due teatri e l’arena.
Vallate lussureggianti, colline di terra rossa, rocce bianche e verdi boschi caratterizzano tutta l’Istria e fanno da contrappunto alle moltissime spiagge da sogno. Ve ne cito solo alcune!
Immediatamente a Sud di Rovigno si trovano le spiagge di Zlatni Rt e quella di Crveni (Isola Rossa), caratterizzata da piccole insenature di rocce e ciottoli.
Uno dei luoghi più belli è certamente quello di Capo Kamenjak, un promontorio nella parte meridionale dell’Istria che dal 1996 è una zona protetta e dove in estate l’ingresso per le auto è contingentato e a pagamento. Questa zona ospita più di 550 specie vegetali, tra cui anche alcune orchidee protette, e alcune specie animali rare, come il rondone marrone e il rospo smeraldino (che, a dispetto del nome, ha una pelle chiara punteggiata di macchie verdi), il cavalluccio camuso e la nacchera. Il parco è noto per le sue numerose e pittoresche baie, collegate da sentieri sterrati percorribili a piedi, in bicicletta o a cavallo: le spiagge, bagnate da acque cristalline, sono per lo più formate da ciottoli e di fronte ad esse si trovano 11 isole disabitate dove sono state trovate addirittura impronte di dinosauri (sull’isola di Fenoliga)! La spiaggia di Debeljak, sabbiosa e digradante dolcemente verso il mare, è perfetta per le famiglie con bambini, mentre le falesie di Kolombarica sono il luogo più amato dai tuffatori esperti e spericolati!
Un altro luogo incantevole sono le 14 isole Brioni (o Brijuni) che formano un parco nazionale al quale si accede (a pagamento) in barca da Fasana e dove si può fare un bagno assolutamente indimenticabile, immersi in una natura rigogliosa e tra i resti di un’antica villa romana… ma solo se si prende parte ad un tour guidato o si è ospiti di una delle strutture ricettive sull’isola di Veliki Brijun.
Altrettanto magica è l’isola di Cres, seconda per dimensioni nell’Adriatico, che si trova di fronte alla costa orientale dell’Istria ed è in gran parte spopolata e coperta di boschi di querce e castagni sui quali volteggiano i grifoni. I pochi ma molto pittoreschi centri abitati dell’isola sono sul versante occidentale riparato dalla bora, letteralmente appollaiati su speroni di roccia a picco sul mare. Solo per farti un esempio, per scendere dal villaggio di Lubenice alla spiaggia c’è un sentiero pedonale per percorrere il quale serve mezz’ora in discesa, ma circa un’ora e mezza in salita!
L’isola di Cres è collegata tramite un ponte stradale all’isola di Losinj, più turistica della predente e coperta da verdissime colline, con splendide piccole baie amate da una colonia di delfini, che è possibile ammirare anche da terra lungo un sentiero che collega i versanti orientale ed occidentale dell’isola.
Per chi ami vivere la natura senza veli, l’Istria offre numerose possibilità ed una delle spiagge più grandi ed apprezzate dai naturisti è quella dell’isolotto di Vrsar, dove è possibile risiedere in un campeggio, un residence oppure prendere in affitto una delle ville locali.
A pochi chilometri dall’Italia, l’Istria è davvero un luogo affascinante e tutto da scoprire. La conosci? Raccontami le tue esperienze qui sotto!
Stay MAD!
Alessandra