L’evento dell’anno: l’Expo 2020 di Dubai
Ad ottobre del 2020 si sarebbe dovuta aprire la grande esposizione di Dubai, ma la pandemia di Coronavirus ha spinto gli organizzatori a posticipare tutto di un anno. Ecco quindi che l’Expo 2020 avverrà nel 2021!
Quando comincerà l’Expo 2020?
La kermesse internazionale non cambierà comunque il suo nome e si chiamerà Expo 2020, pur aprendosi nel 2021. Infatti il Comitato esecutivo dell’assemblea del Bureau International des Expositions (BIE) ha accolto la richiesta del governo emiratino di posticipare tutto di un anno, altrimenti, a causa della pandemia in corso, il pubblico non sarebbe potuto intervenire se non mettendo in grave pericolo la salute di tutti. Con voto unanime il BIE ha quindi stabilito che l’Expo 2020 si aprirà il 1 ottobre 2021 e terminerà il 31 marzo 2022!
La scelta di Dubai
La location per l’Expo 2020 era stata decisa negli Emirati Arabi per festeggiare il cinquantesimo centenario della fondazione della confederazione, stabilendo un record, in quanto in precedenza un’esposizione internazionale non aveva mai avuto luogo in un Paese arabo. In quest’occasione Dubai si presenta come città leader nel creare collegamenti tra le varie culture e nel delineare il futuro.
Il tema dell’Expo è infatti “Connecting minds, creating the future” e si adatta perfettamente al nome arabo della città, al-Waṣl, che significa “il collegamento”. Ancor più mi sembra appropriato il pensare al futuro, specialmente oggi, quando il mondo intero ha bisogno di risollevarsi e delineare nuove strategie di sviluppo post pandemia.
Il quartiere fieristico
La manifestazione, alla quale prenderanno parte ben 192 Paesi, si svolgerà nel nuovo quartiere fieristico denominato Dubai Trade Center – Jebel Ali: un’area di 400 ettari adiacente al nuovo aeroporto internazionale Al-Maktum, posta circa a metà strada tra Dubai e Abu Dhabi.
Il centro del sito è la piazza Al Wasl, dalla quale si dipartono tre grandi petali che corrispondono alle aree tematiche dell’esposizione, ovvero Opportunità, Sostenibilità e Mobilità. Tra i petali sorgono poi i padiglioni e le strutture più importanti dell’esposizione, come il Padiglione di Benvenuto, quello dell’Innovazione e quello degli Emirati, mentre tutt’intorno si trovano i padiglioni nazionali.
Ognuna delle tre aree tematiche ospita al suo interno dei padiglioni specifici, strutturati come souk arabi, e un’area Best Practice, nella quale vengono illustrati i progetti e le soluzioni per le maggiori sfide a livello globale.
Già mi pare di sentirti: “Sì, ma camminare sotto il sole con il caldo che fa lì… e poi chissà che spreco di energia!”. E invece no! Infatti tutti i viali e la stessa piazza principale sono ricoperti da tende e materiale fotovoltaico, che, oltre a proteggere i visitatori, forniscono il 50% dell’energia richiesta dall’intero sito espositivo. Le tende verranno anche utilizzate come sfondi per proiezioni digitali durante la notte, quindi forniranno uno spettacolo aggiuntivo!
Il distretto delle Opportunità
In questa zona si potrà scoprire come le nostre vite e le nostre azioni sono interconnesse, interagendo e scambiandosi idee con gli altri, essendo ispirati da innovatori che stanno creando un notevole impatto sulle vite di molte persone. Per i giovani in particolare, sarà prevista una sorta di “area di potenziamento”, specificamente disegnata per agevolare e aumentare il potenziale di creatività delle generazioni future.
Nel “padiglione delle opportunità”, inoltre, si potranno incontrare mentori e conoscere progetti internazionali ai quali sarà possibile aderire, perché anche un’azione piccola può avere grande impatto!
Il distretto della Mobilità
In questo luogo saranno evidenziati tutti i modi nei quali siamo interconnessi e in cui si trasportano oggetti, persone e idee, abbattendo persino le barriere tra mondo fisico e digitale.
Si potranno provare veicoli, conoscere e sperimentare tecnologie innovative per il trasporto, non solo sulla Terra. Un’ampia sezione sarà infatti dedicata all’illustrazione dei programmi spaziali più recenti, inclusa l’Emirates Mars Mission o Mars Hope: una missione spaziale senza equipaggio umano che ha lo scopo di studiare l’atmosfera e il clima di Marte tramite una sonda che è stata lanciata il 19 luglio 2020.
Il tema della mobilità è talmente sentito che si è ritenuto di affrontarlo anche per raggiungere il luogo dell’Expo e gli spostamenti interni all’area: una cabinovia consentirà di agevolare gli spostamenti interni al sito, mentre l’accesso sarà garantito da 750 bus ad emissioni zero e dall’apposita stazione della metropolitana.
Il distretto della Sostenibilità
Questo tema, che prosegue in un certo senso la strada intrapresa già con l’Expo di Milano del 2015, evidenzia la necessità per gli uomini di vivere in equilibrio con l’ambiente naturale, ogni giorno più pressante.
Saranno quindi presentati qui tutti quei progetti volti ad incentivare l’uso di fonti alternative di cibo e acqua e lo sfruttamento di fonti energetiche pulite e rinnovabili.
In pratica qui potrai vedere come alta tecnologia e armonia con la natura possano essere due concetti strettamente legati, rivalutando antiche forme di approvvigionamento e integrandole con tecnologie avanzatissime. Speciali “alberi” saranno infatti usati per produrre energia da pannelli solari e raccogliere acqua di condensa che verrà poi convogliata in tradizionali falaj (canali). Potrai inoltre esplorare da vicino la barriera corallina per imparare di più sulla sua straordinaria importanza e potrai assistere ogni giorno a decine di spettacoli, concerti e performances artistiche.
E noi?
L’Italia parteciperà con un padiglione tutto suo, progettato da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria, che metterà in scena “la bellezza che unisce le persone”.
In esso troveranno posto le espressioni del migliore ingegno italiano in vari campi: dai comunicatori agli information designers, dai brand della moda a quelli del design, dagli artigiani orafi ai professionisti nel settore della cosmesi e dell’agroindustria.
Ci saranno anche installazioni speciali, come la riproduzione a grandezza naturale del David di Michelangelo, realizzata per l’occasione grazie all’uso delle tecnologie più sofisticate e della più grande stampante 3D oggi disponibile. La copia sarà collocata in un teatro della memoria, che darà ai visitatori la possibilità di ammirarla da diversi punti di vista e da varie altezze.
Quale può essere la funzione del David in un’esposizione dedicata al futuro? In realtà le risposte sono molteplici… Il David di Michelangelo è considerato universalmente come la più alta espressione di bellezza, come la definizione stessa di arte nel Rinascimento in quanto espressione compiuta di armonia del bello, del vero, del buono e del giusto. Nell’idea di sviluppo e di interconnessione al centro dell’Expo 2020 questi sono i valori universali sui quali l’umanità dovrà costruire il proprio futuro. E la bellezza può essere il legame tra le idee, tra passato e presente proiettati verso il futuro, come lo sguardo determinato di David.
E tu? Andrai all’Expo? E cosa andrai a vedere in particolare? Raccontaci la tua esperienza!
Stay MAD!