Capodanno in giro per il mondo
Come si festeggia il Capodanno negli altri Paesi del mondo? Seguimi e lo scoprirai…
Capodanno, ovvero…
Intanto chiariamo una cosa: quello che ci insegnano da bambini, ovvero che il Capodanno cade il 1 gennaio, non è vero. O meglio: è vero solo per noi e per una parte abbastanza ridotta del resto del mondo.
Infatti il Capodanno, ovvero l’inizio dell’anno, coincide con il 1 gennaio solo per coloro che usano il nostro stesso sistema di calcolo del tempo e hanno una religione prevalente simile alla nostra.
Gli Ebrei, per esempio, utilizzano un calendario lunisolare e il loro capodanno, Rosh haShana, cade il primo giorno del mese di Tishrì, che solitamente capita tra settembre e ottobre.
I cinesi invece calcolano il tempo in base ad un calendario lunare e il loro capodanno coincide con la seconda luna piena dopo il 21 dicembre, con festeggiamenti che durano ben 15 giorni.
Nel mondo islamico, dove il calendario segue le fasi lunari, il capodanno si festeggia il primo giorno di Muharram e si protrae per 10 giorni: nel 2021 cadrà tra il 10 e il 19 agosto!
Il capodanno celtico cade nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, mentre quello ortodosso si festeggia tra il 13 e il 14 gennaio; i pisani, infine, sono gente strana 🙂 e festeggiano il capodanno il… 25 marzo!
Sembra quindi che il 1 gennaio sia una data significativa solo per alcuni!
Il Capodanno occidentale
Concentriamoci quindi solo sul “nostro” capodanno, almeno per il momento, e già così ci rendiamo conto che esistono decine di tradizioni differenti, a livello nazionale, locale e addirittura familiare!
Infatti credo che quasi tutti abbiamo ben presenti i capisaldi comuni: primo fra tutti il “cenone”, ovvero la cena del 31 dicembre in cui si apparecchia la tavola per familiari e amici imbandendola con ogni ben di Dio…
Poi il brindisi di mezzanotte, preceduto dall’immancabile conto alla rovescia e accompagnato da una pioggia di auguri, baci e abbracci.
E poi il risveglio e il pranzo del 1 gennaio, tanto per cominciare il nuovo anno nel migliore dei modi.
Ma se vai a guardare i dettagli, ogni luogo ha poi le sue tradizioni specifiche. Ad esempio, in particolare nell’Italia meridionale si organizzano spettacoli pirotecnici da togliere il fiato, che qualche volta si trasformano in veri e propri “bombardamenti”! Per fortuna però negli ultimi anni si sta sempre di più affermando il rispetto per i nostri poveri animali (selvatici e non), che sono davvero terrorizzati dalle esplosioni, e si stanno diffondendo effetti pirotecnici ad alta spettacolarità visiva ma esplosioni basse o addirittura nulle.
Un’altra tradizione, che però si è persa, è quella di gettare dalla finestra gli oggetti vecchi o inutilizzati: per fortuna, perché si trattava di una “pioggia” parecchio pericolosa!
Molti invece ancora praticano il rito scaramantico dell’indossare biancheria intima di colore rosso o di mangiare le lenticchie per cena il 31 dicembre, come auspicio di ricchezza e abbondanza per l’anno nuovo.
In Emilia si dice che incontrare una donna il 1 gennaio porti male, ma suppongo che sia una tradizione nata dal fatto che un tempo i mariti, dopo il cenone, erano soliti rincasare molto più tardi e ubriachi del solito, e la prima donna che incontravano (la moglie) li accoglieva a suon di… mattarello!
In Spagna c’è la tradizione di mangiare dodici chicchi d’uva a mezzanotte, uno per ogni rintocco; in Russia, invece, dopo il dodicesimo rintocco, si apre la porta per far entrare l’anno nuovo e ci si scambiano regali, spesso consistenti in cioccolatini o pupazzetti corrispondenti all’animale simbolo del calendario cinese dell’anno che verrà.
In Ecuador e in Perù vengono esposti fuori dagli usci dei manichini di cartapesta riempiti di petardi, ai quali viene dato fuoco a mezzanotte.
In Giappone, invece, prima della mezzanotte le famiglie si recano nei templi per bere sakè e ascoltare i 108 rintocchi di campane che annunciano l’arrivo di un nuovo anno.
Il mio Capodanno
Se guardo alla mia “tradizione” personale, devo dire che il Capodanno è straordinario, perché quasi sempre sono in viaggio, che sia per lavoro o per diletto!
Quindi i miei ultimi Capodanni sono stati festeggiati in giro per il mondo, su diversi fusi orari e in vario modo. Il 2020 però è un anno “matto” e quindi mi costringe a casa, ma ho intenzione di fare almeno alcune delle cose che per me sono irrinunciabili.
Prima di tutto, trascorrere il 31 dicembre con le persone a cui voglio bene, incluso il mio piccolo “bimbo” peloso, Achille!
Secondo: assistere al concerto che ogni anno si tiene a Vienna, ovviamente in televisione, vista l’impossibilità di muoversi e il costo astronomico dei biglietti!
Terzo: fare un bilancio dell’anno trascorso e soprattutto una lista di buoni propositi per quello nuovo, da tenere per tracciare la rotta tra le sorprese e le esperienze entusiasmanti che arriveranno nel 2021!
E tu? Come trascorri di solito il Capodanno? Quali sono le tradizioni della tua zona? E ne hai una tutta tua? Raccontamelo!