Sri Lanka, la lacrima dell’India

Pianta dello Sri Lanka
Hai mai pensato ad un viaggio in Sri Lanka? L’importantissima testata di Lonely Planet Italia ha scelto questo Paese come Best in Tour, ovvero come destinazione di punta per il 2019. Ma forse prima di partire ti servono alcune informazioni di base, quindi ti accontento subito!
Dove si trova
Lo Sri Lanka, come puoi leggere anche nel titolo, è definito spesso “la lacrima dell’India” a causa della sua forma e della sua posizione nell’Oceano: l’isola, infatti, ha l’aspetto di una goccia e si trova immediatamente a sud-est del subcontinente indiano, nell’emisfero settentrionale del globo.
Quando andare
Il clima dello Sri Lanka è tipicamente tropicale ed è influenzato profondamente dai monsoni. Tra ottobre e marzo il clima è più umido a nord-est, mentre le zone centrale e sud-occidentale dell’isola sono più asciutte. Tra maggio e agosto, al contrario, piove maggiormente a sud-ovest, mentre aprile e settembre sono mesi di tempo generalmente buono, con possibilità di brevi scrosci.
In pratica andando in Sri Lanka bisogna mettere sempre in conto la pioggia, ma a volte questa può essere anche una benedizione per alleviare il caldo!
Cultura e religione
Lo Sri Lanka è un vero e proprio crogiuolo di etnie, di culture e di religioni diverse.
Gli abitanti originari dell’isola, i Veddah, costituiscono oggi solo una piccola percentuale della popolazione. I Singalesi sono per lo più buddisti, ma hanno subito alcune influenze hindu, in quanto rispettano un sistema di caste sociali. I Tamil, arrivati dall’India, sono invece quasi esclusivamente hindu, mentre i discendenti dei mercanti arabi o indiani arrivati nell’isola un migliaio di anni fa sono per lo più musulmani.
I discendenti dei portoghesi, degli olandesi e degli inglesi che vivevano nell’isola sono detti Burgher (la pronuncia è simile a quella della polpetta di carne, ma deriva dal termine tedesco che indica il “cittadino”) e sono frequentemente cristiani, sia protestanti che (in minima quantità) cattolici.
Cucina tipica
La varietà delle condizioni ambientali e delle culture si riflette anche nella cucina, decisamente deliziosa ma anche altrettanto speziata (se non si ama il cibo piccante meglio assicurarsi di chiedere sempre qualcosa di “not spicy at all“)!
Il piatto nazionale è sicuramente il rice and curry, ovvero riso bollito accompagnato da decine di piccoli piatti di verdure, carne o pesce, ma ci sono anche un’incredibile varietà di dolci e frutta tropicale.
La bevanda tipica dello Sri Lanka è certamente il tè, servito con latte caldo e molto zuccherato (il caffè è una cosa da turisti… lo si trova nella Capitale, ma non è il massimo).
Una delle bevande più dissetanti è il succo di lime, servito allungato con la soda e con zucchero e sale a parte; il lassi, a base di yogurth, riflette l’eredità indiana, mentre la ginger beer è stata introdotta dagli inglesi.
Ma ti pare che le MAD si possano fermare alle bibite analcoliche? Una delle nostre missioni, in viaggio, è di testare le birre locali, e in Sri Lanka se ne producono diverse: alcune sono molto leggere, come la Lion Lager, mentre altre sono decisamente più “aggressive”, come la Sinha Stout, che supera abbondantemente l’8%!
Non si può infine lasciare lo Sri Lanka senza assaggiare il toddy, ovvero la bevanda alcolica ricavata dalla linfa di diversi tipi di palma. Se poi ti reggi ancora in piedi, puoi ricevere il colpo di grazia con l’arrack, un distillato fortissimo del toddy, di cui lo Sri Lanka è il primo produttore al mondo.
I documenti necessari
Per recarsi in Sri Lanka è necessario il passaporto, con una validità residua di almeno sei mesi dopo la data del rientro, e il visto turistico. Il visto può essere richiesto on line e per ottenerlo è necessario essere già in possesso del biglietto aereo di ritorno e pagare una tassa di circa 35 dollari americani.
Tips per andare in Sri Lanka
Se stai pianificando un viaggio in Sri Lanka assicurati di mettere in valigia abiti adatti: pantaloni corti (magari non troppo) e t-shirt vanno bene, ma per entrare nei templi occorre avere spalle, gambe e braccia coperte, quindi è bene avere nello zaino una camicia o una maglia a maniche lunghe e pantaloni o gonna lunghi da indossare sopra. Scarpe o sandali comodi sono l’ideale, ma ricordati di toglierle all’ingresso dei templi!
Per visitare le zone montane interne è bene portarsi dietro indumenti impermeabili e un po’ più pesanti. Il bikini è accettato nelle zone più turistiche del sud, mentre al nord anche il costume intero potrebbe creare spiacevoli inconvenienti ed è meglio che le donne facciano il bagno sempre in maglietta e pantaloncini.
Al momento di pagare il conto, nei ristoranti è bene aggiungere una mancia (circa il 10%) per i camerieri, così come è usanza lasciare qualcosa anche a facchini, autisti, guide e addetti alle pulizie nelle stanze degli hotel.
Se desideri scattare una foto, chiedi sempre prima il permesso (qualcuno potrebbe chiederti dei soldi) e, se viaggi con la tua metà, ricordati che le effusioni in pubblico non sono viste di buon occhio. E’ poi considerato irrispettoso mettersi con le spalle alle statue del Buddha ed è assolutamente vietato mostrare tatuaggi o indumenti con la sua immagine: potresti essere addirittura arrestato ed espulso dal Paese!
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