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viaggiatore o turista

Sei un viaggiatore o un turista?

Capire se sei un viaggiatore o un turista può aiutarti a scegliere l’esperienza di viaggio più adatta a te e ad evitare di pronunciare la fatidica frase: “Ma chi me l’ha fatto fare?!”.
Se durante le tue ultime vacanze questo pensiero ti ha attraversato la testa e non vuoi ripetere gli stessi errori, forse è ora di leggere questo articolo.

Meglio viaggiatore o meglio turista?

Chiariamoci subito: non credo che esista una persona che sia solo un turista o una che sia solo un viaggiatore. Così come non mi piace attribuire un senso etico ai due termini.
Molto spesso infatti sento dire che il viaggiatore è chi rispetta i luoghi in cui si reca, mentre il turista è un consumatore egoista e ignorante, che dovunque passi lascia distruzione e rifiuti. Ma questi sono gli effetti del turismo di massa, mentre non è detto che un viaggiatore sia necessariamente più rispettoso.
In pratica tanti vedono il viaggiatore come un affascinante avventuriero, mezzo Sandokan e mezzo Indiana Jones, pronto a salvare donzelle in pericolo e a sconfiggere cattivoni mentre si lancia attraverso un burrone aggrappato al suo zainetto. Il turista invece sarebbe il classico pancione con i bermuda, la camicia hawaiana e il cappello da esploratore in testa pure in città, che si accalca sudatissimo con la sua macchina fotografica per fare la foto perfetta per il suo album (rigorosamente scattata con una parte del dito a coprire l’obiettivo).
Ma siamo sicuri che le cose stiano veramente così?

Proviamo a definire un viaggiatore

Secondo me, per capire la differenza tra un viaggiatore e un turista, occorre prima di tutto partire dal significato originario delle due parole.
Il termine viaggiatore ha origine nella lingua latina, dove l’aggettivo viaticus significava “che riguarda la strada” e la parola viaticum indicava tutto ciò che chi si apprestava ad intraprendere un viaggio portava con sé.
Il cuore della parola è il cammino, il percorso: il viaggiatore quindi è colui per il quale l’aspetto più importante di un viaggio è la scoperta di se stesso e del mondo e il bagaglio di esperienze ed emozioni che porta con sé. Prima, durante e dopo il viaggio.

Il turista

Il termine turista invece deriva dal francese tour, “giro”. Inizia ad essere usato dalla fine del XVII secolo per indicare quei giovani rampolli dell’aristocrazia europea che si dedicavano ad un lungo viaggio circolare attraverso tutto il Vecchio Continente, alla ricerca delle radici della propria cultura nella classicità. In questo ampio giro si soffermavano nei luoghi più carichi di arte e storia, trascorrendovi spesso mesi interi, se non addirittura anni. In questo modo riuscivano ad assorbire e fare propri moltissimi aspetti della cultura locale. Quindi tutto il contrario del turismo mordi e fuggi che affligge tanta parte del mondo oggi!

La differenza fondamentale

A questo punto mi sembra evidente quale sia la differenza essenziale tra un viaggiatore e un turista: l’atteggiamento.
Entrambi infatti intraprendono un viaggio partendo da se stessi, ma mentre il viaggiatore parte con un bagaglio leggero ed è proiettato verso la novità, il turista scava per cercare le proprie radici ed il proprio essere.
Ecco perché penso che ciascuno di noi possa essere di volta in volta un turista o un viaggiatore, a seconda dei vari momenti della vita e per diverse esigenze, necessità o desideri.

So chi sono, quindi parto

Se ho presente ben chiaro qual è il mio obiettivo al termine della mia vacanza, sono pronto a scegliere non solo la meta, ma anche il tipo di esperienza che desidero fare.
Se ho alle spalle un anno di lavoro intenso e forsennato, in cui magari ho viaggiato di continuo per proporre i prodotti della mia azienda a potenziali clienti e ho dovuto rispondere a centinaia di mail e telefonate, avrò forse bisogno di relax e silenzio, quindi un soggiorno tranquillo sarà quello a cui aspirerò di più. Che poi questo su una bella spiaggia esotica, in una confortevole baita di montagna o in un rustico agriturismo poco conta: l’importante è che mi rilassi!
Se invece sono un pensionato desideroso di conoscere il mondo ma non me la sento di viaggiare da solo, o semplicemente non ho voglia di impiegare energie e tempo per studiare un percorso particolare, mi sentirò più a mio agio nello scegliere un tour organizzato, individuale o di gruppo.
Se infine voglio sentirmi libero da schemi e orari ed ho uno spirito più avventuroso, potrò organizzare io stesso un itinerario, spostamenti e soggiorni in un viaggio tagliato su misura per me!
In ogni caso il consiglio spassionato che posso darti è quello di assicurarti di avere compagni di viaggio che condividano a pieno le tue esigenze e le tue scelte, altrimenti meglio partire da soli. Ti assicuro che la cosa peggiore che possa capitarti è un compagno di viaggio che si lamenta durante tutto il percorso! In quel caso il “chi me l’ha fatto fare?” tornerà a risuonarti in testa e sarai daccapo!

Se pensi che questo articolo ti sia stato utile oppure manchi qualcosa, se hai suggerimenti o domande lascia la tua opinione qui sotto, mi fa sempre piacere avere uno scambio di idee.

Archeologa, guida turistica e consulente di viaggi, chi meglio di lei può aiutarti a scegliere il viaggio giusto per te? Ovviamente è anche MAD, quindi "pazza" per definizione: pazza di entusiasmo, di passione, di allegria e di tutto ciò che di positivo c'è nella vita! ;-)

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